Con le piccole rendite di quella che in Occhiolà era stata
la chiesa di San Veneranda, con qualche sussidio da parte del
comune e con le collette del popolo sorse la chiesa di S.
Anna, cui all’inizio fu posto il nome di Nostra Signora
d’Idria. La costruzione di questa chiesa durò parecchio.Sulla
finestra della facciata è scolpita la data 1774.
Il prospetto è in stile barocco manierato.
Stile adottato da alcuni capomastri siciliani che allora si
trasferirono nei vari centri dell’isola, colpiti dal
terremoto.
In tutti e quattro gli angoli del prospetto sono i cantonali,
una caratteristica dello stile barocco.
Si innalza su un lato basamento, il portale d’ingresso che
viene raggiunto per mezzo di una gradinata che segue la
pendenza del terreno.
La facciata è sottolineata e arricchita da due lesene che
terminano con dei capitelli di tipo corinzio.
Sopra il portale sporge un cornicione, su questo si apre
un’ampia finestra che termina con una cornice ondulata del
tipo prettamente barocco e tutto l’insieme è sormontato da un
altro cornicione molto sporgente, dalle linee spezzate che dà
movimento alla struttura.
La parte sovrastante finisce con un orologio e delle strutture
incomplete: percorrendole lo sguardo giunge a dei corpi
sporgenti segnati da due cantonali che coincidono col
transetto e che evidenziano la forma di questo ambiente. La
copertura è a falde con coppie alla siciliana.
L’interno ha un’unica navata. Di fronte all’ingresso si apre
un’abside semicircolare. Nell’incrocio tra il transetto e la
navata principale si innalza una bellissima cupola poggiante
su un tamburo ottagonale, sotto il quale notiamo quattro
medaglioni con i bassorilievi raffiguranti i quattro
evangelisti. Ai lati del transetto vi sono due grandi quadri
ad olio su tela, di buona fattura. Rappresentano quello di
destra la Madonna e il bambino Gesù, San Gioacchino e S. Anna,
detto “Il quadro di S. Anna”, la tela a sinistra rappresenta
“La Madonna d’Ogidria”, proveniente da Occhiolà.
Le pareti laterali sono figure femminili che rappresentano la
fede e la giustizia. Tutto l’interno è ricco di stucchi che
rendono armonico l’insieme. A sinistra entrando vi è una tela
ad olio che rappresenta la Deposizione della Croce della fine
del 700, opera di autore ignoto. Si può ammirare anche una
tela con S. Luigi Gonzaga di G. Attanasio, dai forti contrasti
chiaroscuri. Le pareti movimentate da lesene con capitelli
corinzi e altari che terminano con un cornicione. Dalle
condizioni in cui trovasi tutto l’apparato decorativo
dell’interno della chiesa si desume che questo abbia subito
dei restauri.
Cronologia sacerdoti:
1954-1970 Padre Viola
1970-1998 Don Luigi Grosso
1998 fino al 16 Settembre 2007 Padre Emanuele
Alessi
Dal 17 Settembre 2007 al 08 Luglio 2014 Don Franco Attaguile
da settembre 2014 ad oggi Don John Son
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